mercoledì 9 novembre 2011

Il libro muore-ovvero che fine fanno i libri non letti


Molte volte può succedere che un tipografo sbagli a battere una storia. Ma non si è mai saputo. Questi libri potrebbero essere il Diario di Anne Frank,Il mago di Oz,Il giro del mondo in ottanta giorni etc……. o addirittura questa storia! Tutti sappiamo che i libri prima di essere pubblicati vengono stampati in tipografia,e io vi voglio raccontare la storia di un tipografo che trasforma un classico della letteratura infantile,Il libro cuore,in un saggio in cui spiega che anche i libri possono morire.
Nell’Olanda del dopoguerra un impressore di settant’anni,Francis Crochic,di origine ebrea,lavorava a “Le Zappёr”una stamperia austriaca con un direttore nazista.
Doveva stampare questo classico ma lui le cambiò il titolo e lo riscrisse così:“Un libro può morire sentendosi solo,quando non viene letto,bruciato,strappato o trattato male,tutti penseremo che un libro non possa morire perché non è un umano,una pianta,un animale e non è neanche un extraterrestre. Ma tutto può avere un’anima,anche un libro. Se si ha la coscienza a posto, si può sentire lamentarsi,parlare o cose del genere,qualche volta è lui che sente noi,ma non solo ascoltare anche vedere come siamo dentro. Se si è stati bravi, si può anche dialogare. Una volta ho parlato con un’enciclopedia di storia e  abbiamo discusso di perché Nerone ha bruciato Roma. Avevo sei anni . Mi trovavo nella biblioteca comunale del mio paesino, gironzolavo per l’aula dei ragazzi in cerca di qualche libro su il Big Bang,sentivo qualcuno che bisbigliando mi chiamava per nome,non poteva essere di sicuro mia madre,guardo con più attenzione e vedo un libro che ha gli occhi come un anziano signore sapiente. Iniziamo a dialogare e scopro che sta per morire non di vecchiaia (scopro che aveva almeno settanta anni) ma per la male affettuosità. Lo porto a casa e vi dico non l’ho mai riportato ancora oggi ci parlo.”
Finirò con una citazione:


Ogni progresso viene dalla lettura e dalla meditazione
Le cose che non sappiamo
le impariamo leggendo.
Le cose che abbiamo imparato
le conserviamo meditando.

Antica Sentenza 

                                                                                                              

martedì 8 novembre 2011

L'amore a un figlio


A tutti noi,almeno per una volta,è passata per la testa una cosa "Voglio un figlio.
E se invece è lontano?
Che cosa fare?
Vorrei spiegarvelo con una poesia di Rudyard Kipling e con una canzone di Cat Stevens, due artisti eccezionali,:


"Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!
Rudyard Kipling


Cat Stevens

lunedì 7 novembre 2011

Presentazione

Troppe volte i professori ci hanno fatto fare il tema "Mi presento".
Non voglio ricalcare questa presentazione su quei temi. Questo blog  sarà libero e ne io ne nessun altro potrà sabotare post e commenti degli altri.
Noi saremo le rondini e il blog sarà il nostro cielo.
Volevo concludere che ho 12 anni.

"Ognuno di noi ha un paio di ali,ma solo chi sogna impara a volare"
Jim Morrison